NEMESI
Comunicazione offuscata all’occhio digitale
Il veloce avanzare della tecnologia ha portato benefici straordinari
all’uomo e continuerà a farlo anche in futuro. I più recenti sviluppi
nell’ambito del riconoscimento digitale dei caratteri, in particolar
modo con l’introduzione di nuove tecniche di machine learning
nei processi di visione artificiale, hanno permesso al computer
di elaborare i dati raccolti dai sensori in modo più performante.
Sapendo che questo nuovo consumatore di tipografia è in grado di
leggere quello che gli umani scrivono, come cambierà il modo di fare
tipografia in futuro? Il mio progetto di tesi è un contributo a questa
domanda, NEMESI è un carattere tipografico che non può essere
letto dal computer. Tanti sono oggi gli aspetti che concernono la sicurezza
e la privacy dei dati negli ambienti digitali, altrettanti sono i pericoli
che si ripercuotono nella realtà, quando questi dati vengono compromessi.
L’uomo deve quindi poter comunicare libero dall’occhio osservatore
del computer e per farlo deve conoscere i limiti della tecnologia
e comprenderne il funzionamento. NEMESI sfida lo stato attuale del
riconoscimento ottico dei caratteri e vuole dimostrare che anche
le più recenti tecnologie hanno dei limiti.
Progetto di Mattia Dellamora
Relatore di tesi Leonardo Angelucci
Tesi di Bachelor SUPSI in Comunicazione visiva
A.A. 2019/2020